Road To Russia 2018: 0-0 a Seoul per l’Iran dei record

Anche se l’Iran era già qualificato al Mondiale di Russia 2018, si sapeva che non sarebbe stata una gara facile: al World Cup Stadium di Seoul era stata annunciata la presenza di 60.000 tifosi sudcoreani sui 67.000 posti disponibili. Nessun problema per Carlos Queiroz: «Solitamente in casa giochiamo davanti a 100.000 spettatori, per cui è più facile giocare di fronte a 60.000» aveva detto prima dell’incontro.

Anche sul campo il Team Melli ha confermato le parole del proprio allenatore, nonostante la partita sia stata drammatica per entrambe le parti: la Corea del Sud non è riuscita ad andare oltre un pareggio a reti bianche, e per qualificarsi dovrà almeno pareggiare nell’ultimo match in casa dell’Uzbekistan.

4-2-3-1 sulla carta

L’allenatore sudcoreano Shin Tae-Yong ha disposto un 4-3-2-1 che, spesso e volentieri, si trasformava in 4-2-4 attaccando con i suoi elementi migliori: a sinistra Son Heung-Min (Tottenham), davanti il ventunenne Hwang Hee-Chan (Red Bull Salisburgo), a destra Kwon Chang-Hoon (Digione), alle spalle Lee Jae.Sung (classe 1992, gioca in patria nel Jeonbuk Hyundai).

L’Iran ha schierato il suo collaudato 4-2-3-1 con tre variazioni. Al centro della difesa hanno giocato Morteza PourAliGanji e Mohammad Ansari al posto dei veterani Pejman Montazeri (non convocato) e Seyed Jalal Hosseini (lasciato in panchina). A centrocampo è partito titolare Vahid Amiri, in sostituzione di Masoud Shojaei (anch’egli non convocato). La scelta di Reza Ghoochannejhad come unica punta invece di Sardar Azmoun è stata sicuramente una mossa psicologica: l’attaccante del Heerenveen è stato infatti l’autore della rete iraniana in casa della Corea del Sud nelle qualificazioni al Mondiale di Brasile 2014.

Attacco sudcoreano

In apertura i padroni di casa fanno pressing sul centrocampo persiano, e provano la conclusione dopo quattro minuti con Kim Jin Su, il cui sinistro termina alto. Il primo cartellino giallo arriva dopo dieci minuti per il difensore iraniano PourAliGanji dopo aver atterrato Hwang Hee Chan. Gli ospiti hanno una ghiotta occasione per andare in vantaggio al 13′, quando Ansari in piena area di rigore calcia malamente alto. La risposta coreana è il pericoloso colpo di testa di Jang Hyun-Soo che termina appena oltre il palo dopo aver rimbalzato davanti alla porta di Beiranvand. Sul finire del primo tempo, Ghoochannejhad ruba palla ai difensori avversari, ma il suo sinistro è troppo debole.

Rosso iraniano

Nella ripresa le squadre rientrano in campo senza cambi, e dopo cinque minuti avviene l’episodio che segnerà la partita. In un duello aereo si scontrano le teste di Saeid Ezzatollahi e Kim Min Jae, ed entrambi finiscono a terra. Dal replay si vede che l’iraniano tocca con il piede la testa del sudcoreano, dopo che questi gli aveva messo la mano sul viso in fase di caduta. Per l’arbitro australiano Peter Green non ci sono dubbi, e mostra il cartellino rosso a Ezzatollahi. Queiroz toglie Ghoochannejhad e inserisce Ali Karimi per aiutare la difesa.

L’assedio di seoul

Dopo un’ora di gioco inizia l’assedio di Seoul con i Guerrieri Taeguk che le provano tutte pur di perforare la difesa mediorientale: l’arbitro non giudica volontario un retropassaggio di Amiri verso il portiere, che blocca con le mani, mentre i sudcoreani chiedono il fallo. Per evitare una squadra troppo chiusa, Queiroz sostituisce lo sfinito Dejagah con l’attaccante Mehdi Taremi: quest’ultimo per poco non approfitta di un’incertezza di Kim Seung-Gyu, che recupera la sfera prima che siano guai.

aNCORA Lee Dong-Gook

A un quarto d’ora dalla fine, la Corea del Sud conquista un prezioso calcio di punizione per fallo del neo entrato Rouzbeh Cheshmi su Jang Hyun-Soo. Batte Kwon Chang-Hoon, il cui potente sinistro termina di poco alto sopra la traversa. Nel finale Shin Tae-Yong tenta la soluzione estrema, mettendo dentro il trentottenne Lee Dong-Gook: appena entrato, l’ex Middlesbrough calcia forte e alto. L’ultima occasione è la botta di Jang Hyun-Soo, respinta da Cheshmi.

Iran da record

Carlos Queiroz festeggia l'Iran
Il CT dell’Iran, Carlos Queiroz, festeggia dopo lo 0-0 in Corea del Sud

Con una formazione diversa, in 10 uomini per un tempo, l’Iran è riuscito a ottenere il pareggio in casa della Corea del Sud. Non solo: la nazionale mediorientale ha mantenuto la propria imbattibilità e la propria porta inviolata per tutti e 9 i match di qualificazione a Russia 2018. Se consideriamo anche le qualificazioni al mondiale precedente, si contano 12 gare consecutive imbattuti e senza subire goal, per complessivi 1108 minuti!

Non bisogna dimenticare che il principale artefice di questo successo è il CT portoghese Carlos Queiroz, che dal 2011 siede sulla panchina dell’Iran.

Corea del Sud – Iran 0-0
COREA DEL SUD

Formazione (4-3-2-1): 1 Kim Seung-Gyu; 2 Choi Chul-Soon, 3 Kim Jin-Su, 18 Kim Young-Gwon, 4 Kim Min-Jae (dall’84’ #5 Kim Joo-Young); 15 Jang Hyun-Soo, 13 Koo Ja-Cheol, 17 Lee Jae-Sung (dal 73′ #9 Kim Shin-Wook); 22 Kwon Chang-Hoon, 7 Son Heung-Min; 10 Hwang Hee-Chan (dall’89’ #20 Lee Dong-Gook)
CT: Shin Tae-Yong

IRAN

Formazione (4-2-3-1): 1 Alireza Beiranvand; 23 Ramin Rezaeian, 8 Morteza PourAliGanji, 15 Mohammad Ansari, 5 Milad Mohammadi; 6 Saeid Ezzatollahi, 3 Ehsan Haji Safi; 18 Alireza Jahanbakhsh, 11 Vahid Amiri (dal 76′ #13 Rouzbeh Cheshmi), 21 Ashkan Dejagah (dal 63′ #9 Mehdi Taremi); 16 Reza Ghoochannejhad (dal 55′ #14 Ali Karimi)
CT: Carlos Queiroz

Ammoniti: 10′ Morteza PourAliGanji; 40′ Choi Chul-Soon

Espulsi: 52′ Saeid Ezzatollahi per rosso diretto

Arbitro: Peter Green (Australia)

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue