Fino allo scorso anno Saman Ghoddos e Daniel Arzani non avevano alcuna speranza di andare al Mondiale. Invece entrambi hanno fatto il loro debutto in Russia 2018, seppur con due nazionali diverse.
Origini iraniane
Sia Ghoddos sia Arzani hanno in comune il fatto di avere entrambi i genitori iraniani, emigrati all’estero. Saman è nato in Svezia a Malmö nel 1993, quando i suoi si erano già trasferiti in Europa, dopo aver lasciato Ahvaz; invece Daniel è venuto al mondo nel 1999 a Khorramabad in Iran, per poi a sei anni spostarsi a Sydney nella terra dei canguri.
I due giovani calciatori hanno acquisito la cittadinanza dei paesi in cui sono cresciuti, e conseguentemente la possibilità di essere convocati dalle rispettive nazionali. Casi simili a quelli dell’attaccante Reza Ghoochannejhad e dell’ala Ashkan Dejagah: che hanno giocato per le rappresentative giovanili di Paesi Bassi e Germania, rispettivamente, prima di scegliere il Team Melli.
Ghoddos v Arzani
Quando a fine agosto 2017 Saman Ghoddos accettò la convocazione dell’Iran per le qualificazioni contro Corea del Sud e Siria, sembrava fatta per i tifosi iraniani. E invece non arrivò il nulla osta della Federcalcio svedese, che cercò di far ripensare il bomber dell’Östersunds. Così soltanto un mese dopo la questione fu chiusa: il giocatore rifiutò una chiamata della Svezia, accettando il nuovo invito di Carlos Queiroz per poi debuttare con il Team Melli contro il Togo.
Contrariamente, Daniel Arzani è stato al centro dell’attenzione mediatica australiana fin dal gennaio 2018, appena diciannovenne. Difatti erano frequenti gli articoli che ne invocavano la convocazione, temendo che anche lui potesse dire di sì a Carlos Queiroz. A metà maggio il talento del Melbourne City è stato convocato per il ritiro pre-mondiale dei Socceroos, esordendo in amichevole contro la Repubblica Ceca. Il CT van Marwijk lo ha poi inserito nella lista dei 23 per la Coppa del Mondo.
Tutti e due i giocatori hanno scatenato reazioni di rabbia o entusiasmo a causa della loro scelta. Ghoddos è stato criticato da alcuni giornalisti svedesi, mentre alcuni tifosi della Svezia lo hanno accusato di essere irriconoscente. Invece Arzani è stato bersagliato sui social dai sostenitori dell’Iran, rendendo al contempo felici i fan australiani.
Esordio mondiale
Oramai le scelte sono state fatte, e non si può tornare indietro. A maggior ragione perché entrambi i calciatori sono scesi in campo nei Mondiali di Russia 2018. Se l’ingresso di Saman Ghoddos ha propiziato l’autorete della vittoria contro il Marocco, dall’altra parte Daniel Arzani non è riuscito ad evitare la sconfitta dell’Australia per 2-1 contro la Francia. Però Arzani ha già conquistato un record: quello di giocatore più giovane di Russia 2018.