Prosegue il bilancio del rendimento dei Legionari iraniani nei campionati di calcio europei, in vista della fine dell’anno 2017.
Dopo aver parlato dei calciatori che giocano in Belgio, questa volta andiamo più a est, precisamente in Russia.
RFPL (Serie A Russia)
Sardar Azmoun
Definito qualche anno fa addirittura come il “Messi iraniano”, ha attirato l’attenzione della stampa italiana durante il calciomercato estivo, quando si vociferava un suo passaggio alla Lazio di Simone di Inzaghi. L’entusiasmo dei tifosi biancocelesti ha dovuto fare i conti con il ritorno di Azmoun al Rubin Kazan, dopo due stagioni e mezzo al Rostov: un’operazione che in realtà serviva a chiudere un contenzioso tra i due club russi, che avrebbe potuto portare alla squalifica dell’attaccante iraniano.
Classe 1995, proviene da una famiglia iraniana di etnia turkmena, dalla quale ha ereditato la passione per la pallavolo e per l’equitazione. Con la nazionale iraniana ha preso parte alla Coppa d’Asia 2015, per poi guidare il Team Melli ad una storica qualificazione anticipata ai Mondiali.
In questa prima parte della stagione 2017/18 Azmoun ha disputato 19 incontri, mentre il primo e finora unico goal è arrivato contro il SKA Chabarovsk proprio prima della pausa invernale. Considerando che il Rubin Kazan è in crisi finanziaria, non è da escludere un cambio di casacca in corso di stagione.
Saeid Ezzatollahi
Sconosciuto al pubblico italiano, si tratta del più giovane calciatore iraniano ad essersi trasferito all’estero, quando non era ancora maggiorenne e senza aver giocato nel campionato iraniano. Sul giovane mediano ha puntato il CT dell’Iran, Carlos Queiroz, al punto da escludere il più esperto Andranik Teymourian.
Ezzatollahi è nato nel 1996 nella città portuale di Bandar Anzali (sul Mar Caspio), crescendo calcisticamente nella squadra locale, il Malavan. Nel 2014 accetta l’offerta dell’Atletico Madrid, con il quale gioca in primavera a livello sia nazionale sia continentale (come la UEFA Youth League). Dopo un anno in Spagna, sceglie di giocare in Russia con Sardar Azmoun nel Rostov. Parte titolare e diventa il primo marcatore della storia del club russo in Champions League, nei preliminari contro l’Anderlecht, ma poi viene mandato in prestito nell’Anzhi.
In questa stagione Ezzatollahi è stato girato nuovamente in prestito, all’Amkar di Perm, con il quale è finora sceso in campo 8 volte realizzando una rete contro la Dinamo Mosca.
Milad Mohammadi
Questo ventiquattrenne è uno dei pochi laterali mancini della nazionale iraniana, della quale è diventato titolare durante le qualificazioni a Russia 2018.
Il suo primo club in patria è stato il Rah Ahan, per il quale ha giocato due stagioni insieme al fratello gemello, Mehrdad. Nell’estate 2016 ha deciso di spostarsi a Grozny – in Cecenia – per vestire la maglia del Terek, che poi ha cambiato nome in Akhmat.
Impiegato come terzino oppure come ala, è un buon corridore e fornitore di assist. Prima della pausa natalizia, Mohammadi ha preso parte a 13 gare di cui 10 per tutti i 90 minuti, prima di un infortunio.
Reza Shekari
Nato nel 1998 da iraniani di etnia azera, ha mosso i primi passi in alcune squadre giovanili di Tehran, prima di trasferirsi a Esfahan nel Zob Ahan. Con il club dell’acciaieria il fantasista ha esordito in campionato a 17 anni negli ultimi minuti del derby contro il Sepahan. Nel 2015 il Guardian lo ha inserito nella lista dei 50 calciatori più promettenti.
Nel maggio 2017 ha partecipato al Mondiale Under-20 in Corea del Sud, segnando tre reti per l’Iran, eliminato nella fase a gironi. Due mesi dopo è volato in Russia dove ha firmato per il Rostov ma, a causa dell’annullamento del contratto, ha raggiunto Sardar Azmoun nel Rubin Kazan: entrambi i tesseramenti sono stati contestati dal Zob Ahan presso la Federcalcio iraniana.
In attesa di un pronunciamento definitivo, Shekari non ha disputato alcun match da professionista con il Rubin, rimanendo nella squadra primavera.
