Milan-Taremi, che cosa non ha funzionato? Intervista esclusiva a Hatam Shiralizadeh (parte 1)

È trascorsa qualche settimana dalla fine della telenovela Milan-Mehdi Taremi. Il calciomercato si è chiuso il 1° Settembre, con i Rossoneri che hanno acquisito Luka Jovic per far dimenticare l’iraniano, che rimarrà al Porto almeno fino alla fine dell’anno. A gennaio 2024, infatti, l’attaccante del Team Melli potrà già firmare con un nuovo club, dato che il suo contratto con i Dragões scade a giugno 2024.

Ai nostri lettori non ha fatto piacere come è finita, e sono tanti i punti da chiarire. Dai numeri riportati sui social da diversi giornalisti italiani e non, sulle richieste del Porto e le offerte del Milan, fino allo stipendio proposto al giocatore. E l’intervista del media portoghese Record a Pedro Pinho rende il quadro più confuso.

QUESTIONI APERTE

Le questioni aperte sono:

  • Chi è il procuratore di Mehdi Taremi?
  • Quali club, oltre al Milan, si sono davvero fatti avanti per ingaggiare Taremi?
  • È vero che il Milan aveva già cercato Taremi prima dell’assalto a fine calciomercato?
  • Qual era l’offerta del Milan al Porto?
  • È vero che il trasferimento è saltato per un mancato accordo tra il Milan e il calciatore?

Hatam Shiralizadeh

La prima persona interpellata è stata Hatam Shiralizadeh, giornalista sportivo iraniano dell’agenzia Tasnim, che ha seguito a ritmo non-stop tutta la vicenda Milan-Taremi. Alcuni tifosi rossoneri lo hanno già conosciuto tramite Twitter (ora X), commentando i suoi tweet di aggiornamento sulle trattative. È un reporter che segue anche il Team Melli: insieme a colleghi di altre agenzie era presente in Russia per il sorteggio dei Mondiali 2018.

L’intervista

Saman Javadi: Salam, signor Shiralizadeh, grazie per aver accettato l’intervista. Come ricorderà, tre mesi fa i media iraniani riportavano le dichiarazioni dell’agente Alireza Nikoumanesh, dove confermava che il suo assistito Mehdi Taremi aveva rifiutato un’offerta faraonica da parte dell’Al Hilal, che lo avrebbe reso il calciatore iraniano più pagato dell’Iran forse nella Storia. Gli eventi recenti – soprattutto delle ultime quattro settimane – ora però ci fanno sorgere dubbi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Pedro Pinho (che il giornalista Gianluca Di Marzio aveva erroneamente indicato come Pedro Pinto). La prima domanda direi che è quella principale in Italia, in Portogallo, nel mondo del calcio, ed è: chi è il procuratore di Mehdi Taremi?

Hatam Shiralizadeh: Come hai detto tu, il procuratore di Mehdi Taremi è il signor Alireza Nikoumanesh, ed è da anni che assiste il calciatore. Ma generalmente, quando si tratta di negoziare a livello internazionale, il signor Nikoumanesh delega l’operazione ad un altro agente internazionale, come il signor Pedro Pinho, che hai menzionato. In questo caso, oltre al signor Pinho anche Jorge Mendes dietro le quinte.

SJ: Allora non è una voce quella su Mendes? C’era davvero Jorge Mendes?

HS: Sì, Mendes c’era sia nella prima tornata di trattative sia nella seconda. E si è aggiunto anche negli ultimi 2-3 giorni, per quello che mi risulta. Se vuoi, posso darti qualche dettaglio in più.

SJ: Mi farebbe molto felice. Sono tutt’orecchi.

HS: La prima tornata di trattative con il Milan si è svolta circa 2-3 settimane prima di quella di fine Agosto. Prima del Milan si era fatto avanti il Wolverhampton. E, più o meno nello stesso periodo, anche il Tottenham, al quale il giocatore aveva dato l’ok perché gli sarebbe piaciuto molto giocare in Premier League.

SJ: Quando il Tottenham si è fatto vivo, Harry Kane c’era ancora o era già partito?

HS: No, no, era quando il club si era reso conto che Kane se ne voleva andare. Così erano venuti a sondare la situazione di Taremi: se fosse fattibile prenderlo oppur cercare un’alternativa. Ed è normale. Anche il Porto era andato alla ricerca di un sostituto, da prendere subito in caso di vendita di Taremi. Che poi alla fine il Porto ha comunque preso un nuovo giocatore giovane.

SJ: Quando mi è stato chiesto dove andrà Taremi, ho sempre risposto: non pensiate che scelga il primo club che si fa vivo, lui vuole continuare a giocare in Champions. Per questo mi sembrava impossibile un passaggio al Tottenham: quest’anno non parteciperà a nessuna competizione UEFA. E lo stesso Milan lo aveva sondato già nel 2021.

HS: Nel 2021 Taremi aveva una clausola rescissoria di 60 milioni di Euro. Quest’anno, circa 2-3 settimane prima delle trattative di fine Agosto, il Milan aveva raggiunto un accordo sullo stipendio con il giocatore. La squadra gioca in UEFA Champions League, il calciatore avrebbe avuto più possibilità di giocare titolare, il Milan è una società blasonata con una lunga storia, ha tantissimi sostenitori in Iran.

SJ: È vero, il Milan ha davvero moltissimi tifosi in Iran, e lo ammetto da juventino (rido). Dicevi che si era già raggiunto un accordo…

HS: Ho un collega giornalista che tiene per la Juve, te lo saluto (ride). Sì, il calciatore aveva dato l’ok al Milan. Poi, non si è capito come mai, non si è concluso nulla e sono spariti. Nel mentre, si è fatta viva l’Inter. Qui i contatti non sono mai stati ufficiali, ma solo tramite intermediari: Nerazzurri erano alla ricerca di un attaccante, che però sarebbe stato la terza o quarta scelta. Quanto al Milan, era mancato anche l’accordo con il Porto, che aveva chiesto 30 milioni di Euro.

SJ: Quindi è vera la somma di 30 milioni richiesti dai portoghesi? Era stata riportata anche dai media italiani.

HS: Sì, confermo. Sono stato uno dei primi a riportare questa notizia perché avevo informazioni precise. Ma in quel momento il Milan non era disposto a spendere più di 10-12 milioni, trattandosi di un giocatore di 31 anni e in scadenza di contratto. E per certi versi era anche giusto e logico per parte loro. Quindi sono andati alla ricerca di altri attaccanti ma, tra quelli acquistabili, non hanno trovato profili migliori di quello di Taremi. Eppoi lo stesso Taremi aveva deciso di rimanere al Porto fino a fine stagione per andare via da giocatore libero. Anche se non possiamo dirlo al 100%, se andrà così oppure no.

SJ: Soltanto a Gennaio 2024 potremo capirlo, dato che a partire da quel momento potrà accordarsi con nuovi club.

HS: Esattamente. Da Gennaio potrà legalmente negoziare ed eventualmente firmare un pre-contratto.

SJ: Che poi è quello che ha fatto Sardar Azmoun. Poi però lo Zenit si arrabbiò con il Bayer Leverkusen e più o meno disse: mi dai i soldi adesso per far venire Sardar in Germania subito.

HS: Esattamente. In questo caso c’è anche da dire che all’allenatore [del Porto, Sergio Conceição n.d.R.] piaceva tanto che il giocatore rimanesse, e lo aveva sottolineato. Poi siamo arrivati alla fine di Agosto, dove il Milan è ritornato per negoziare: le trattative si sono svolte seriamente fino all’ultima notte. Il punto principale è stato questo: nella prima tornata di trattative Milan-Taremi si era già raggiunto un accordo per un ingaggio di 3 milioni di Euro più un altro eventuale di bonus in ragione del suo rendimento.

SJ: 3 milioni più 1 di bonus. Mi conferma che questo accordo era già stato raggiunto nelle prime trattative?

HS: Sì. Tanto che da qualche settimana lo aveva scritto lo stesso reporter Nicolò Schira [su Twitter n.d.R.]. Poi, nell’ultima negoziazione ho visto che il Porto si era ammorbidito ed era disposto a cedere il giocatore per 20 milioni di Euro: Taremi stava davvero premendo per andare via, così la dirigenza aveva aperto alle trattative. Ma questa volta il Milan ha proposto un ingaggio di 1 milione e mezzo di Euro, praticamente la metà.

SJ: Perché? Da un punto di vista logico non avrebbe alcun significato: 3 settimane prima ci mettiamo d’accordo per 3 milioni, poi quando vengo dal tuo club per trattare e tu pure premi per andare via, mi metto a dire che ti offro 1 milione e mezzo. È difficile credere a questa versione.

HS: Dunque, come tu sai, esiste una cosa che si chiama fairplay finanziario. Esiste in molti Paesi e ci sono dei tetti da rispettare. Il Milan non ha acquistato pochi giocatori, ne ha presi 9-10 in questa estate.

SJ: Ha anche guadagnato tanti soldi dalla vendita di Tonali.

HS: Però bisogna considerare anche che c’è normalmente un tetto degli stipendi, come nella Liga spagnola. Non so nel dettaglio come funzioni nella Serie A, ma credo che ci sia, e che abbia inciso nei problemi che ha avuto la Juventus.

SJ: In quel caso si è trattato più di problemi di natura legale, riguardanti il rispetto delle Leggi italiane sulla tenuta corretta delle scritture contabili. Torniamo al Milan che, in questo calciomercato estivo, ha guadagnato tanto dalla vendita di Tonali e ha ingaggiato giocatori. Tra loro c’è Chukwueze, il cui nome circolava già durante il primo round di trattative.

HS: Ed era un giocatore per lo slot extra UE.

SJ: Proprio così. Poi la Lega calcio italiana ha deciso di considerare comunitari i giocatori inglesi (nel Milan è Loftus-Cheek, preso dal Chelsea n.d.R.), e si era aperta la possibilità all’ingaggio di Taremi. Giusto?

HS: Giusto.

SJ: Però per me è molto difficile credere, ed è, secondo me, qui il punto più grosso, sempre che venga confermato: che il Milan la prima volta abbia fatto una proposta e il giocatore abbia dato l’ok per 3 milioni più uno, mentre la seconda volta 1 milione e mezzo più uno. Ci si chiederebbe: qual era l’obiettivo? Per l’ammontare che il Milan avrebbe offerto al Porto in più rispetto al primo round, sarebbe stato tolto dall’ingaggio proposto a Mehdi Taremi? Potrebbe essere questa una spiegazione secondo Lei?

HS: Non lo so. Questo era quello che ho saputo e quello che è successo. Su come mai il Milan abbia ridotto la cifra: forse perché avrebbe pensato che Mehdi Taremi fosse obbligato ad accettarla, o forse perché avrebbe pensato che fosse un giocatore dell’Iran e non un top player mondiale. Perdonami, sono dell’idea che, se Taremi fosse stato un calciatore italiano o inglese o francese, sicuramente non avrebbero dato peso ai suoi 31 anni e avrebbero speso una bella cifra per acquistarlo. Perché aveva davvero delle ottime statistiche. Tu lo sai che chi è in possesso di un passaporto iraniano viene visto così, purtroppo.

SJ: Sì, sono d’accordo con Lei.

HS: Eppoi credo che abbiano fatto questo ragionamento: lui se ne vuole andare, vuole venire da noi, abbassiamo l’offerta sullo stipendio a uno e mezzo. Le società italiane, e non parlo solo riguardo a Taremi, sono società che generalmente contrattano, è dura vederli spendere.

SJ: E si sono trovati i portoghesi, che sono ancora più duri.

(l’intervista continua qui)

Mehdi Taremi
Mehdi Taremi, attaccante del Persepolis di Tehran
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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue