Legionari: Steve Beitashour lascia Toronto

Il terzino americano-iraniano Steve Beitashour dopo 2 stagioni saluta il Toronto FC con il quale nel 2017 ha vinto tutto: MLS Cup (finale campionato), Supporter Shield (stagione regolare), e Canadian Cup (coppa canadese). Un successo storico al quale ha contribuito con 22 presenze e 5 assist nella stagione regolare, alle quali si aggiungono i 5 match nella fase finale.

Beitashour ha avuto un infortunio tanto assurdo quanto pericoloso il 27 giugno 2017 durante una gara contro il Montreal Impact: lacerazione traumatica del pancreas, intervento chirurgico, e rientro record dopo 2 mesi!

Dal Canada alla California

Per “Beita” si parla di un trasferimento a Los Angeles, che da quest’anno avrà una sua rappresentativa nel campionato di calcio nordamericano: nella MLS (Major League Soccer) 2018 ci sarà infatti anche la LAFC, che sta per Los Angeles FC. Si tratta quasi di un ritorno a casa, considerando che Beitashour è nato San José nel 1987. Nella sua città natale ha esordito da professionista a 18 anni con la maglia del San José Earthquakes: nello stesso club aveva giocato Khodadad Azizi, attaccante dell’Iran ai Mondiali di Francia ’98.

Il grande salto avviene nel gennaio 2014 trasferendosi in Canada nelle file del Vancouver Whitecaps: qui trascorre due anni mettendosi in luce sulla fascia destra non solo come difensore, ma soprattutto in contropiede e come dispensatore di assist.

Legionari: Steve Beitashour con l'Iran
Legionari: Steve Beitashour con la maglia dell’Iran ai Mondiali di Brasile 2014

Con l’Iran ai Mondiali

Nel 2012 Beitashour aveva ricevuto una chiamata di Jürgen Klinsmann per un’amichevole degli Stati Uniti contro il Messico, dove però non era sceso in campo. Due anni più tardi il CT del Team Melli Carlos Queiroz lo convince a scegliere l’Iran, con il quale esordisce contro la Tailandia nelle qualificazioni alla Coppa d’Asia 2015. Trattandosi di una gara ufficiale, significa che il calciatore potrà indossare solo la maglia iraniana.

Convocato per i Mondiali di Brasile 2014, rimane sorprendentemente in panchina durante il torneo. Da quel momento non è stato riconvocato.

Beitashour: assiro, iraniano, americano

La storia di Beitashour è un esempio di multiculturalità tra passato e presente. Come ha raccontato in un’intervista, entrambi i suoi genitori sono iraniani: sua madre è musulmana; invece suo padre è di etnia assira, una delle prime comunità cristiane in Iran. Infatti il cognome Beitashour significa “Casa Assira”. I genitori sono emigrati negli Stati Uniti negli anni Sessanta, dove sono nati e cresciuti Steve e i suoi fratelli.

Su Facebook compare come Steve Mehrdad Beitashour. Infatti Steven è il nome americano. Invece Mehrdad è il nome persiano, che significa “dato dalla luce” (Mehr). In latino veniva traslitterato come Mitridate, che in italiano ha una resa migliore.

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue