Team Melli: il piano di Queiroz per Russia 2018

L’Iran si è qualificato per la seconda volta consecutiva ad una Coppa del Mondo, e questo non era mai avvenuto: dietro a questo successo c’è il piano di Queiroz, che sta sconvolgendo il calcio iraniano.

Per preparare al meglio i Mondiali di Russia 2018, Carlos Queiroz ha sviluppato un progetto senza precedenti, ben oltre le sue esperienze in Manchester United e Real Madrid. Sveliamolo.

Il piano di Queiroz
Il piano di Queiroz (nella foto) è una rivoluzione nel calcio iraniano

Pieni poteri dalla Federcalcio

Rientrato a Tehran dopo il sorteggio dei gironi del mondiale, il CT portoghese ha incontrato i vertici della Federcalcio iraniana, per definire la preparazione della Coppa del Mondo. Non ha usato mezzi termini: «O mi date il potere di realizzare questo progetto, o me ne vado». Del resto, capitare nel Gruppo B con il “suo” Portogallo, la Spagna, e il Marocco, ha fatto pensare a molti tifosi che si tratterà di un’impresa impossibile. I vertici della Federcalcio iraniana hanno accettato le il piano di Queiroz, portando alle dimissioni di alcuni dirigenti in disaccordo.

Il piano di Queiroz

A dicembre 2017 il commissario tecnico del Team Melli ha esposto i dettagli del suo progetto:

  1. L’obiettivo dell’Iran è superare la fase a gironi, cosa mai avvenuta;
  2. Nel mese di maggio 2018 si disputeranno gli ottavi di finale della Champions League Asiatica; per cui in quel periodo non sarà possibile giocare amichevoli;
  3. Per preparare la gara inaugurale contro il Marocco, il Team Melli deve incontrare le nazionali dei paesi vicini: Algeria, Tunisia, Egitto;
  4. A causa degli impegni in Champions, alcuni calciatori non verranno convocati; per cui sarà necessario chiamare altri giocatori che militano in Persian Gulf Pro League;
  5. Da gennaio 2018 fino alla fine del campionato iraniano, i club iraniani devono dare la disponibilità a far allenare i propri giocatori in nazionale una volta alla settimana: dopo ogni partita svolgeranno la seduta di recupero con lo staff del Team Melli

Il gap con i Legionari

Nelle sue interviste Carlos Queiroz non ha mai nascosto le proprie idee sul fatto che i Legionari siano più preparati per la Coppa del Mondo. Diverse volte ha criticato il campionato iraniano sotto l’aspetto organizzativo: questo gli è valso l’avversione di una parte della stampa e dei tecnici locali. Il CT portoghese ha anche affermato in televisione che «I calciatori che giocano in Iran non possono reggere un’intera partita nei Mondiali, ma solo un’ora».

Branko Ivankovic
Branko Ivankovic, allenatore del Persepolis ed ex CT dell’Iran. Più volte è entrato in contrasto con Carlos Queiroz

Chi non ci sta

Naturalmente il piano di Queiroz ha incontrato difficoltà già prima di iniziare a metterlo in pratica. Il primo a manifestare le proprie perplessità è stato Branko Ivankovic, tecnico del Persepolis ed ex CT del Team Melli: «ٰHo una laurea in Scienze motorie e un master in Calcio professionistico. E mi chiedo come si possa far migliorare un calciatore attraverso le sedute di recupero». Il tecnico croato aveva già criticato Queiroz a inizio 2017 per aver portato in ritiro con la nazionale i giocatori del Persepolis, ad una settimana dalle gare di Champions: la risposta del CT furono l’interruzione del ritiro e le dimissioni, poi respinte.

Primi 3 mesi

Nonostante le difficoltà, in 90 giorni è già avvenuta una rivoluzione nel calcio iraniano. Una trentina di calciatori locali si allena una volta alla settimana nel Performance Elite Center di Tehran. Il P.E.C. è il centro di allenamento di alto livello voluto da Queiroz, inaugurato nel giugno 2017.

Nel mese di febbraio si sono giocate le prime partite di Champions senza impedire lo svolgimento delle sedute di recupero nel P.E.C. Infine sono state già disputate due amichevoli contro Sierra Leone e Tunisia, alla quale seguirà un’altra contro l’Algeria: non a caso tra queste avversarie c’è chi gioca un calcio simile al Marocco.

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue