Persepolis-Al Hilal 2-2. Sauditi in finale di Champions

Il miracolo non è avvenuto: Persepolis-Al Hilal è finita 2-2. In finale di Champions League Asiatica vanno i sauditi di Ramon Diaz, forti del 4-0 ottenuto all’andata.

Il match si è disputato nel campo neutro di Mascate in Oman, e contava come se fosse stato giocato in casa del Persepolis. Curiosamente è stato diretto proprio da un arbitro omanita: Ahmed Abu Bakr. Contro il direttore di gara hanno più volte protestato gli iraniani, a partire dal tecnico Branko Ivankovic.

PERvHIL
Persepolis-Al Hilal

Assenze pesanti

Che non sarebbe stato facile lo sapevano bene i Rossi di Tehran, privi di tre giocatori-chiave. Mancavano il regista Farshad Ahmadzadeh (infortunato) e il difensore Hossein Mahini (squalificato dopo il giallo rimediato all’andata). Ma soprattutto non c’era l’attaccante Mehdi Taremi, squalificato per 4 mesi dalla FIFA.

Mensha fa sognare

Consapevoli di percorrere la strada in salita, i ragazzi di Ivankovic sono andati in vantaggio dopo un quarto d’ora con Godwin Mensha. Il bomber nigeriano è stato bravo a insaccare di testa un cross di Amiri dalla destra, saltando più in alto di Al Hafith e sorprendendo il portiere Al Mayouf.

I tifosi del Persepolis iniziano a sognare una rimonta da mission impossible.

RIGORE CONTESTATO

La felicità degli iraniani dura ben poco, perché intorno alla mezzora avviene l’episodio che farà discutere. Al Faraj riceve palla e corre sulla destra, lo insegue Mohammad Ansari, che lo tocca col ginocchio: il saudita entra in area di rigore e cade a terra. L’arbitro indica il dischetto del rigore, tra le proteste iraniane: dal replay si può notare che il contatto è avvenuto al fuori dell’area. Batte il penalty il siriano Omar Kharbin, beffando Beiranvand con un cucchiaio.

Corse e nervi

Nella ripresa l’Al Hilal è più tranquillo, consapevole che agli avversari servirà segnare altri cinque goal in 45 minuti per poter passare il turno.

Dopo un’ora di gioco dalla sinistra Ansari serve in mezzo Amiri, che tocca di tacco a smarcare: arriva ancora una volta Mensha, che tra Al Hafith e Al Faraj realizza di potenza il 2-1.

Ivankovic decide di dare nuova linfa, mettendo dentro il talento iracheno Bashar Resan al posto di Mohsen Mosalman: l’ala iraniana non la prende affatto bene mostrando in pubblico il proprio disappunto. Anche il resto della squadra si mostra nervoso, concedendo più spazio a Milesi e a Carlos Eduardo.

Polemiche iraniane

A spegnere le speranze del Persepolis ci pensa di nuovo Kharbin. La rete del pareggio del siriano è una bella girata che mette a sedere Moharrami, si assist di Al Dawsari.

Così anche l’ultimo club iraniano rimasto esce di scena dallo scenario asiatico. Già durante il match piovevano dall’Iran i commenti di protesta dei tifosi sui social network contro l’arbitraggio. Polemiche inutili, visto che Persepolis-Al Hilal è finita 2-2.

Persepolis Tehran (Iran)

In campo (4-4-2): 1 Alireza Beiranvand; 17 Sadegh Moharrami, 3 Shoja Khalilzadeh, 4 S. Jalal Hosseini, 15 Mohammad Ansari; 18 Mohsen Rabi Khah, 11 Kamal Kamyabinia (dall’80’ #8 Ahmad Nourollahi), 77 Mohsen Mosalman (dal 65′ #55 Bashar Resan), 19 Vahid Amiri; 70 Ali Alipour (dal 92′ #20 Siamak Nemati), 90 Godwin Mensha
Allenatore: Branko Ivankovic

Al Hilal Riyadh (Arabia Saudita)

In campo (4-3-3): 1 Al Mayoof; 2 Al Burayk (dal 61′ #4 Al Zori), 33 Hawsawi, 17 Al Hafith, 12 Al Shahrani; 16 Milesi (dall’80’ #27 Kanno), 70 Jahfali (dal 72′ #6 Al Khaibri), 7 Al Faraj; 3 Carlos Eduardo, 77 Kharbin, 29 Al Dawsari
Allenatore: Ramon Diaz

Reti: 16′ e 60′ Godwin Mensha (PER); 30′ rig. e 75′ Omar Kharbin (HIL)

Ammoniti: 25′ Mohammad Ansari (PER)

Arbitro: Ahmed Abu Bakr (Oman)

 

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue