Tragedia in Georgia: annegati due calciatori di 12 anni

Due allievi di una scuola calcio iraniana hanno perso la vita in Georgia, dopo essere annegati in un fiume in circostanze ancora da chiarire.

La tragedia ha scosso non solo il mondo del calcio, ma l’intero Iran, ponendo seri interrogativi sulle scuole calcio. E sui miraggi dei provini all’estero.

Morti due calciatori dodicenni in Georgia
I calciatori della scuola calcio di Yazd posano in Georgia, il giorno prima della tragedia

Da yAZD alla Georgia

I media iraniani hanno reso noti i nomi delle vittime – entrambe dodicenni – Mohammad Hossein Varmazyar e Amir Mohammad Karbakhsh. Facevano parte di una scuola calcio di Yazd: la città, dell’entroterra dell’Iran, è famosa per la presenza di due storiche comunità come quella zoroastriana ed ebraica.

Dalle prime ricostruzioni la presenza dei bambini in Georgia faceva parte di un giro turistico. Anzi, inizialmente la meta stabilita era la Malesia. Alla trasferta nel paese caucasico hanno preso parte 32 bambini della scuola calcio, suddivisi in due gruppi da 20 e 12 persone.

I genitori delle vittime hanno appreso la notizia dal Ministero degli Esteri iraniano.

«Voleva diventare come Vahid Amiri»

La madre di Amir Mohammad Karbakhsh ha letto in TV in lacrime un tema di suo figlio, dove diceva che il suo sogno era diventare come Vahid Amiri, neo acquisto del Trabzonspor. Il bambino inviava ogni giorno foto dal cellulare, per aggiornare la famiglia: non compaiono campi da calcio né palloni, segno che l’itinerario era turistico.

In un primo momento era stato detto alle famiglie che avrebbero dovuto sostenere solo le spese del passaporto. Successivamente si era aggiunto il trasporto fino a Tehran, ma il figlio era riuscito a trovare un passaggio dal papà di un compagno di squadra.

Questione di dollari

Karbakhsh padre ha raccontato che, prima di partire, era arrivata una nuova richiesta da parte dell’allenatore: «Servono 30 dollari per coprire le spese dell’agenzia. Se non li darete, dovrete pagare una penale alla scuola calcio». Per poter dare la somma richiesta, il papà aveva dovuto chiedere un prestito.

Dalle prime indiscrezioni, sembra che le spese del viaggio fossero state anticipate pagando in dollari presi sottobanco, visto che in Iran il cambio è schizzato alle stelle a causa delle sanzioni di Trump: la moneta USA viene venduta a oltre 90.000 rial iraniani, sebbene il cambio ufficiale sia fissato a 42,000 rial.

L’inclusione dei bambini della scuola calcio serviva a reperire altri dollari, da rivendere in Georgia con un cambio più favorevole. E invece è costata due vite, che valgono molto più del denaro.

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue