Amir Ghalenoei (di) nuovo CT dell’Iran

Amir Ghalenoei è stato nominato commissario tecnico della Nazionale maschile di calcio dell’Iran. La panchina era vacante dal 1° dicembre 2022, quando terminò il contratto di Carlo Queiroz, all’indomani dell’eliminazione del Team Melli dai Mondiali di Qatar 2022.

La Federcalcio iraniana ha dato l’annuncio il 13 marzo 2023, dopo aver cercato fino all’ultimo un accordo con Felix Sanchez: lo spagnolo ha scelto l’Ecuador.

Soltanto un paio di settimane fa Ghalenoei aveva negato via Instagram il proprio interesse alla panchina, proponendo i nomi di altri colleghi della Seria A iraniana. Ora invece per lui si tratta della seconda esperienza alla guida dell’Iran.

Origini umili

All’anagrafe il suo nome è Ardeshir, ma per tutti è Amir. Nato il 1° Azar 1342 del calendario persiano (corrispondente al 22 Novembre 1963) a Tehran, nel quartiere di NaziAbad, all’epoca uno dei più umili nella parte meridionale della capitale. All’età di 7 anni la perdita del padre lo costringe ad iniziare a lavorare, oltre ad andare a scuola. Inizia a dedicarsi seriamente al calcio a 14 anni, calcando i campi di NaziAbad. Dopo la rivoluzione, gli otto anni di guerra con l’Iraq non permettono di disputare un campionato di calcio a livello nazionale. Per questo motivo il giovane Amir giocherà 6 stagioni nel torneo regionale di Tehran con la maglia del Shaehin: un club che ha fatto la storia del calcio iraniano, e che alla fine degli anni Sessanta era stato sciolto dallo shah perché godeva di molta popolarità.

Il Generale

La svolta arriva nell’estate 1987, quando a 23 anni gli viene offerto il trasferimento in Qatar in forza all’Al Sadd: proprio il club di Doha dove di recente ha giocato e allenato nientemeno che Xavi Hernandez. Per Amir Ghalenoei si è trattato di un’occasione importante in un Paese di fronte all’Iran, sull’altro lato del Golfo Persico, che stava sviluppando il proprio sistema calcistico imitando i vicini Kuwait ed Emirati Arabi Uniti. Giocò un anno e mezzo nell’Al Sadd, vincendo nel 1988 il campionato qatariota e la Coppa dell’Emiro.

All’inizio del 1989 Amir Ghalenoei decide di rientrare in patria, firmando per l’Esteghlal dopo aver rifiutato il Persepolis, l’altra compagine di Tehran: curiosamente al suo esordio sbagliò un rigore proprio contro i cugini. Dirà in più interviste: «I miei anni migliori sono stati al Shaehin, dove giocavo con due gambe. Con l’Esteghlal giocavo con una gamba sola, a causa dei miei infortuni.» Sarà, ma con i Blu della capitale iraniana ha giocato fino al suo ritiro nel 1997, diventandone pure capitano. La sua leadership gli valse il soprannome di “Generale” da parte dei tifosi, mentre i successi saranno uno scudetto, una Coppa Hazfi, e soprattutto la Coppa dei Campioni asiatica 1990/91.

Ha giocato poco in Nazionale: nel 1988 non venne convocato per la Coppa d’Asia per il semplice fatto che giocava all’estero. Diversamente, saltò l’edizione successiva per infortunio. Sul finire della sua carriera ha preso parte alle qualificazioni ai Mondiali 1994.

Amir Ghalenoei
Amir Ghalenoei, allenatore iraniano (foto di Meghdad Madadi / Tasnim)

I successi in Iran

Amir Ghalenoei si è affacciato al mondo degli allenatori seguendo un corso presso il Bayer Leverkusen nel 1998. Finora ha sempre lavorato in Iran. Le sue prime esperienze sono state in cadetteria con il Keshavarz e il Bargh Tehran, senza ottenere la promozione.

Nel maggio 2002 la prima volta sulla panchina del suo Esteghlal (dove aveva giocato), subentrando al dimissionario Pourheidari, a campionato finito: la squadra vince le gare rimanenti di Coppa Hazfi e Ghalenoei ottiene il suo primo trofeo da tecnico. Curiosamente ha vinto il trofeo una seconda volta da subentrante, nella stessa maniera, nel maggio 2008.

Ha vinto tre scudetti con l’Esteghlal (2005/06, 2008/09, 2012/13) in tre cicli, oltre alle due coppe sopra menzionate, mentre il AFC Champions League il miglior risultato è stato raggiungere le semifinali nell’edizione 2013.

Ha vinto due scudetti consecutivi con il Sepahan (2009/10 e 2010/11). Ha portato al secondo posto l’altro club di Esfahan, il Zob Ahan (2017/18), e il Tractor di Tabriz (2011/12).

Memorabile la sua intervista ad inizio Giugno 2021, dopo la sconfitta del suo Gol Gohar proprio con l’Esteghlal in Coppa Hazfi. Davanti alle telecamere della Seda-va-Sima (la TV di Stato della Rep. Islamica), non esitò a dichiarare «In questi 40 anni l’unica cosa assente è stata la Giustizia. C’è stata soltanto oppressione, oppressione!» Scatenò la reazione dei basiji (i volontari della mobilitazione), che attraverso la loro associazione di atleti presentò una richiesta di scuse ufficiali. Successivamente Ghalenoei se la cavò con una squalifica per motivi disciplinari, e la questione venne chiusa.

La prima volta al Team Melli

Amir Ghalenoei si è già seduto sulla panchina della Nazionale, quando sostituì Branko Ivankovic dopo i Mondiali 2006.
Da una parte ereditò i giocatori migliori della gestione Ivankovic: l’ex Serie A Rahman Rezaei, Mehdi Mahdavikia, Ali Karimi sr., Vahid Hashemian, Javad Nekounam, Andranik Teymourian, Fereydoon Zandi. Dall’altra parte ricostruì l’attacco dopo il ritiro di Ali Daei dal Team Melli, e soprattutto rinnovò i portieri.
Il tecnico iraniano completò con successo le qualificazioni alla Coppa d’Asia 2007. Nello stesso girone affrontò per due volte la Corea del Sud, ottenendo un pareggio per 1-1 in trasferta, ed una vittoria per 2-0 allo stadio Azadi di Tehran.

Nella Coppa d’Asia 2007 l’Iran chiuse al primo posto il Gruppo C con 7 punti, frutto di due vittorie su Uzbekistan e Malaysia, e di un pareggio con la Cina RP.
Ironia della sorte il Team Melli fu eliminato 2-4 ai rigori dai Taeguk Warriors ai quarti di finale (0-0 il risultato al 120′). Curiosamente Ghalenoei sostituì il portiere titolare Hassan Roudbarian con Vahid Taleblou, che parò il rigore di Kim Do-Heon.

Un possibile rinnovamento

Qualche anno fa Amir Ghalenoei ha allenato al Sepahan alcuni elementi che sono entrati in Nazionale durante le gestioni di Marc Wilmots e Dragan Skocic. Li citiamo di seguito:

  • Yasin Salmani, attaccante;
  • Omid Nourafkan, mediano;
  • Mohammad Mohebbi, attaccante ora all’Esteghlal;
  • Saeid Aghaei, terzino ora in forza al Foolad Khzuestan;
  • Payam Niazmand, portiere;
  • Mohammad Karimi, centrocampista;
  • Mehrdad Mohammadi, ala ora all’Al Sailiya (Qatar);
  • Reza Mirzaei, ala attualmente all’Esteghlal;
  • Mohammad Moslemipour, terzino ora in forza Tractor;
  • Ali Keykhosravi, portiere;
  • Mehdi Rahimi, terzino ora alla Juventud de Torremolinos (Brasile).

Può darsi che Amir Ghalenoei punterà su qualcuno di questi giovani, esclusi da Carlos Queiroz dalle convocazioni a Qatar 2022. Infatti l’Iran aveva la squadra più anziana del Mondiale, ed ora ha bisogno di un rinnovamento.

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue