ACL2018, i sauditi non rispettano il minuto di silenzio per l’Iran

Minuto di silenzio prima di Esteghlal – Al Hilal, gara della 2^ giornata di Champions League Asiatica, per ricordare le vittime dell’incidente aereo del volo EP3704 dell’iraniana Aseman Airlines.

I giocatori dell’Esteghlal di Tehran si raccolgono a centrocampo in riga, uno accanto all’altro, in segno di rispetto. Non si tratta solo di iraniani, perché ci sono il senegalese Mame Baba Thiam (ex Empoli) e l’uzbeko Server Djeparov. Sono tutti uniti, così come sulla panchina il tecnico tedesco Winfried Schäfer, il suo staff, e le riserve.

Di tutt’altro genere è l’atteggiamento dell’Al Hilal, i cui giocatori rimangono sparsi nella propria metà campo. C’è chi ha le mani dietro la schiena, chi si gratta il naso, e chi evita di guardare gli avversari. Oltre ai calciatori sauditi, ci sono il marocchino Bencharki, l’argentino Cerutti, e l’uruguagio Milesi.

Minuto di silenzio prima di Esteghlal - Al Hilal
Minuto di silenzio prima di Esteghlal – Al Hilal: i giocatori del club saudita rimangono sparsi nella propria metà campo

Minuto di silenzio: tabù saudita

Non è la prima volta che una compagine dell’Arabia Saudita non partecipi ad un minuto di silenzio pre-partita. Infatti lo scorso anno era successo durante le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018, quando la nazionale di Riyadh affrontava l’Australia: era l’8 giugno 2017, e i Socceroos avevano chiesto 60 secondi per commemorare due ragazze australiane morte a Londra in un attacco terroristico dell’ISIS. In quell’occasione la Federcalcio saudita non aveva condiviso la richiesta australiana, approvata invece dalla AFC.

L’atteggiamento dei calciatori dell’Al Hilal non è passato inosservato, e ha ovviamente aumentato la tensione. Del resto il match si giocava nel campo neutro di Mascate (Oman) a causa della situazione politica tra Iran e Arabia Saudita. Proprio l’autore del goal-partita, Mame Baba Thiam, a fine partita ha dichiarato il proprio dispiacere per il comportamento degli avversari.

L’incidente aereo

Lo scorso 19 febbraio un aereo ATR72 – di fabbricazione italo-francese – era partito da Tehran in direzione Yasuj, per poi schiantarsi sulle montagne vicino Semirom (Iran). A bordo vi erano 59 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio: nessuno di loro è sopravvissuto.

L’aereo aveva raggiunto circa 25 anni di servizio e, stando alle fonti interne, aveva ripreso a volare dopo un periodo di inattività. Tra le cause ipotizzate della tragedia, le difficili condizioni meteorologiche, in particolare una forte nebbia. Uno dei primi a pubblicare un messaggio di condoglianze era stato il CT della nazionale iraniana, il portoghese Carlos Queiroz via Facebook.

https://www.facebook.com/carlosqueirozoficial/posts/1553751421327916

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue