Kashima Antlers vince 2-0 contro il Persepolis nella Finale di andata di Champions League asiatica. Allo stadio Kashima i Rossi della capitale iraniana hanno ceduto nel secondo tempo ai rivali giapponesi, che potevano contare sul favore della propria tifoseria.
Kashima Antlers – Persepolis 2-0
Nel Persepolis Branko Ivankovic ha dovuto fare i conti con l’assenza del terzino Hossein Mahini (infortunatosi durante il derby di Tehran), sostituendolo con Shayan Mosleh. Tra i pali era presente il numero uno Alireza Beiranvand, in odore di trasferimento dopo questa competizione. Al centro della difesa il veterano Jalal Hosseini a guidare i colleghi Mohammad Ansari e Shoja Khalilzadeh. Come nel collaudato 4-2-3-1 visto in Persian Gulf Pro League, c’erano il mediano Kamal Kamyabinia e il talento iracheno Bashar Resan. Invece alle spalle dell’unica punta Ali Alipour c’era un tridente: a destra Ahmad Nourollahi, al centro il nigeriano Godwin Mensha, e a sinistra l’esterno Siamak Nemati.
Dall’altra parte i Kashima Antlers di Go Oiwa si sono presentati con il portiere sudcoreano Kwon Sun-Tae, supportato in difesa dal connazionale Jung Seung-Hyun. Titolari anche i terzini Daigo Nishi e Shuto Namamoto, entrambi a segno in semifinale. A mettere brio ci ha pensato il duo brasiliano formato da Leo Silva e Serginho.
Alla vigilia era stato annunciato che per il Persepolis non sarebbe stata una passeggiata. Gli iraniani erano arrivati due giorni prima della partita, cercando di adattarsi ad un clima diverso e soprattutto alla differenza di 6 ore nel fuso orario.
Eppure la prima occasione seria è stata proprio per il Persepolis, dopo tre minuti di gioco: cross dalla destra per Godwin Mensha, che appoggia di testa per Ali Alipour, il cui tiro viene respinto da Jung Seung-Hyun tra le proteste degli ospiti, che reclamavano un calcio di rigore per un tocco di mano non visto dall’arbitro cinese Ma Ning.
Al 22′ avviene un episodio apparentemente innocuo, cioè un’invasione di campo. In realtà porterà agitazione tra gli iraniani, perché l’invasore di campo aveva con sé la bandiera dell’Iran antecedente alla rivoluzione del 1979. Successivamente il jimmy jump verrà citato dai media come un dissidente politico iraniano che vive all’estero.
Infatti da questo momento i Kashima Antlers si fanno pericolosi dalle parti di Beiranvand: due volte con Yuma Suzuki (di poco fuori dallo specchio), poi con un tiro di Serginho in contropiede (respinto da Khalizadeh).
Nella ripresa i giapponesi iniziano subito con un’azione da manuale: una serie di tre passaggi in contropiede gli permette di avanzare indisturbati, ma la conclusione di Leo Silva termina fuori. Proprio il brasiliano al 57′ firma il vantaggio con una battuta di sinistro che sorprende Beiranvand, chiudendo il triangolo con Shoma Doi.
Incapace di reagire, il Persepolis subisce il raddoppio al 70′ con l’altro brasiliano Serginho, che di esterno sinistro corregge un lancio del neo-entrato Koki Anzai.
Nel finale esplode il nervosismo quando Siamak Nemati, già ammonito, reagisce con una spinta ad una trattenuta di Daigo Nishi: l’arbitro estrae il secondo cartellino giallo e manda negli spogliatoi l’esterno iraniano.
La Finale di ritorno, in programma il 10/11 allo stadio Azadi di Tehran, si preannuncia già da incubo: il Persepolis dovrà segnare tanti goal per conquistare il massimo trofeo dell’Asia. E un aiuto potrebbe venire dai tifosi che accorreranno allo stadio da 100.000 posti.
Kashima Antlers (Giappone)
In campo (4-4-2): 1 Kwoun Sun-Tae; 22 Daigo Nishi, 35 Jung Seung-Hyun, 3 Gen Shoji, 16 Shuto Yamamoto; 8 Shoma Doi (dall’80’ #6 Ryota Nagaki), 20 Kento Misao, 4 Léo Silva, 30 Hiroki Abe (dal 69′ #32 Koki Anzai); 18 Serginho (dal 91′ #14 Takeshi Kanamori), 9 Yuma Suzuki
Allenatore: Go Oiwa
Persepolis Tehran (Iran)
In campo (4-2-3-1): 1 Alireza Beiranvand; 15 Mohammad Ansari, 3 Shoja Khalilzadeh, 4 Jalal Hosseini, 69 Shayan Mosleh; 5 Bashar Resan, 11 Kamal Kamyabinia; 8 Ahmad Nourollahi (dal 72′ #22 Omid Alishah), 90 Godwin Mensha, 88 Siamak Nemati; 70 Ali Alipour
Allenatore: Branko Ivankovic
Reti: 57′ Leo Silva (KSM); 70′ Serginho (KSM)
Ammoniti: 9′ Hiroki Abe (KSM); 61′ Siamak Nemati (PER); 72′ Shoja Khalilzadeh (PER)
Espulsi: 92′ Siamak Nemati (PER) per doppia ammonizione
Arbitro: Ma Ning (Cina RP)