Niente servizio militare. Il ringraziamento per Russia 2018

Esonero dal servizio militare per meriti sportivi. La notizia è destinata ad entrare nella storia, e non solo dell’Iran. Perché non si tratta del vincitore di una medaglia, e nemmeno di un atleta in particolare. Infatti era successo a Mehdi Mahdavikia, che ai Mondiali di Francia ’98 andò in goal nella vittoria per 1-2 contro gli Stati Uniti.

Tra i destinatari del provvedimento c’è anche Sardar Azmoun, che proprio di recente ha annunciato il proprio ritiro dalla nazionale iraniana.

La richiesta del Ministro

Sono ben sette i calciatori ai quali fa riferimento la richiesta di esenzione dal servizio militare, firmata da Masoud Soltanifar, ministro per la Gioventù e lo Sport. Si tratta di giocatori che hanno fatto parte della spedizione del Team Melli ai Mondiali di Russia 2018:

  • Sardar Azmoun (classe 1996), attaccante dei russi del Rubin Kazan;
  • Alireza Beiranvand (1992), portiere del Persepolis;
  • Saeid Ezzatollahi (1996), mediano dei russi dell’Amkar Perm;
  • Ali Gholizadeh (1996), ala appena acquistata dai belgi del Royal Charleroi;
  • Majid Hosseini (1996), difensore centrale dell’Esteghlal di Tehran;
  • Alireza Jahanbakhsh (1993), ala degli olandesi dell’AZ Alkmaar;
  • Mehdi Torabi (1994), ala del Persepolis in prestito al Saipa.

Facendo riferimento alle buone prestazioni dell’Iran in Coppa del Mondo, il ministro ha inviato una lettera ufficiale al corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica.

Calcio e servizio militare

Per capire l’importanza del provvedimento bisogna spiegare come funziona il servizio militare in Iran. Prima di tutto, la leva è obbligatoria e dura un anno e mezzo: una volta assolta, è possibile espatriare liberamente, senza chiedere continue autorizzazioni. Ciò significa che anche i calciatori sono soggetti a prestare servizio nei corpi militari nazionali: esercito, marina, aeronautica. Sono ammessi casi di esenzione, tra cui quelli di natura familiare (unico figlio; anzianità dei genitori).

A volte però si è riusciti a conciliare calcio e servizio militare grazie ad alcuni club convenzionati con organi militari. Infatti Karim Ansarifard ha giocato una stagione con il TractorSazi di Tabriz, laureandosi capocannoniere di Persian Gulf Pro League: così è riuscito finalmente a trasferirsi all’Osasuna.

Corsa all’ingaggio

Nella sua lettera il ministro Soltanifar ha auspicato di facilitare l’ingaggio dei giocatori in questione al di fuori dell’Iran. Certamente con la possibilità di espatrio sarà più facile. Anche perché per le squadre europee significherà un ostacolo in meno. Fermo restando che la concessione del visto o del permesso di soggiorno spetta al paese di destinazione.

Chissà che Azmoun non decida di tornare in nazionale. Ma la grande opportunità è soprattutto per Alireza Beiranvand, diventato famoso per aver parato un rigore a Cristiano Ronaldo. Magari lo vedremo in Italia?

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Pubblicato da Saman Javadi

Blogger italo-iraniano, tifoso di Juventus ed Esteghlal Tehran. Ama l'Iran e l'Italia dalla Storia alla cucina, e ne parla entrambe le lingue